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lunedì 28 gennaio 2013

GHE LA FEME 11 - 5 HEARTS (presumo)


Si…presumo…perché il risultato omologato, quello vero e proprio, lo si saprà solo con il prossimo comunicato…
Ma passiamo alla cronaca della serata che, premetto, sarà del tutto fedele all’accaduto.

Gli uomini del condottiero più feroce di Verona, il corpulento Riccardo “Leonida” Toffalini, si presentarono al bivacco per fare la conta dei presenti.
Non ci misero molto a concludere tale operazione; all’appello mancavano, infatti, un sacco di valorosi guerrieri: Massa da Castel d’Azzano e il giovane, quanto inesperto, Michele da Quinto erano stati stregati da alcune prosperose sirene al largo del mar Mediterraneo; Vito da Foggia era impegnato nella battaglia contro il crimine, mentre Viorel da Chisinau aveva perso la via del ritorno sui Carpazi.
Ma i 6 superstiti (oltre a Toffalini, si poteveno contare Marco “il Grande”, Gary “lo Sciocco”, Dina “il Barbuto”, Pado “Arrizzacazzi” e Fede “l’Ottomano”), di fronte a tale moria di compagni, non si abbatterono…si diedero un veloce sguardo l’un con l’altro e decisero di mettersi in marcia…
Il viaggio si presentava quanto mai lungo e pieno di insidie: la battaglia infatti si doveva combattere sulle dolci sponde del Lago di Garda, in una località chiamata “Scalette di Brenzone”.

Arrivati sul loco del conflitto gli arditi guerrieri dalla purpurea casacca, si accorsero subito delle condizioni proibitive del campo di battaglia…ma nemmeno questo poteva fermarli…
Espletate le formalità con il direttore di gara, un vecchio burbero giunto da Micene, la battaglia ebbe inizio…ma sul fischio d’inizio un grido gelò il sangue degli avversari…

“STASERA…CENEREMO DA USMAN KEBAB”

La battaglia purtroppo non iniziò benissimo e i Cuori di Verona, rimasti in 5 per il goffo infortunio di Gary “lo Sciocco”(al 5° secondo di gara), cominciarono a subire i fendenti delle lance nemiche…
Non molto da segnalare infatti sul proseguo della disputa…la dimensione del campo di battaglia, unita alla bravura degli avversari in tale contesto, resero impossibile un’efficace difesa.

Il risultato, ormai scritto, non verrà ricordato da alcuno ma il vigore mostrato dai 6 impavidi “Cuori Maroon” rimarrà nella storia.

NON BISOGNA ADIRARSI CONTRO I FATTI. LE NOSTRE COLLERE NON LI TOCCANO (Plutarco - esterno sinistro dell'Olympiakos Pireo)

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