Diceva un famoso
verso di una canzone del “grande” Nino D’angelo, “…na birra gelata, gelata
come noi…”
Eh si gelata,
gelata come noi…è questo l’aggettivo adatto alla serata di ieri sera: il clima,
il risultato, la sorte…brrr
La formazione di
Mr. Toffalini si presenta in via Flavio Gioia con i ranghi quasi al completo (manca
solo il Simo n.d.r.). Espletate le formalità relative alla foto di squadra,
inizia il match.
Avversario di turno è Verona United che ci guarda dall’alto della terzo posto in classifica.
Il match inizia e
gli Hearts producono fin da subito una buona mole di giuoco; buono il
fraseggio, ottima l’intesa ma poco incisiva la fase realizzativa; ma quando
pensi di poter essere il primo a passare in vantaggio, ecco il destino ad
infliggere l’ennesimo colpo alle tue sicurezze: prima azione offensiva degli
avversari, qualche disattenzione di troppo e goal avversario.
Da qui ha inizio
un primo parziale condito di sussulti e stracolmo di azioni da goal: gli Hearts
raggiungono gli avversari (goal di Gary), ripassano in svantaggio e
riacciuffano il pari con Vito.
Ma è con l’inizio
del secondo parziale, che accade l’inspiegabile.
Bastano cinque
minuti…cinque maledetti minuti di follia…e gli avversari dilagano mettendo
virtualmente fine alla partita. Approccio sbagliato e anche cattiva sorte ci
mettono subito sotto di tre goal.
Da qui in poi, la
cronaca non ha molto da raccontare se non il goal del nuovo arrivato Marco
Favaro (prova molto incoraggiante la sua) e tanta, tanta amarezza…
Ma Iddio, non ci
ha regalato il giovedì solo per gioire o inveire di rabbia su un campo di
calcetto…ci ha anche regalato la “pizzata” del post partita, ove scaricare le
tensioni e tutta la carica di becera innioranza di cui le nostre menti sono
colme.
VIVA L’ITALIA…VIVA
GLI HEART OF VERONA!!!
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