SONA NAZIONE 1 - 1 HEARTS

Come iniziare...
come iniziare a raccontare una partita così piena di accadimenti?

Ah, per non forviare l'immaginario del lettore, premetto che gli accadimenti di cui parlo, hanno tutti poco a che fare con il campo...ma molto più con gli aspetti extra-calcettistici (nel senso stretto del termine): dalla tenuta nervosa della squadra, fino all'arbitraggio.

Gli Hearts partono male, anzi malissimo, e subiscono da subito la pressione avversaria. E, sebbene le cose si stessero mettendo malissimo (vedi alla voce: prime difficoltà, la squadra si sfalda), il primo tempo finisce soltanto 1-0 per i ragazzi di Sona.

Inizia il secondo tempo e, colmi di buoni propositi, si torna in campo: il gioco migliora ma la tenuta mentale non molto. Oggetto delle attenzioni Maroon, l'arbitro della contesa colpevole (a torto o meno) di sorvolare sul giuoco duro degli avversari. Ed è cosi che i ragazzi di Mr. Toffalini, pensando troppo a protestare, si ritrovano a pochi secondi dalla fischio finale, ancora con le pive nel sacco.

Questo sport, si sà, è bello o brutto anche perchè ad un secondo dalla fine ti può regalare e togliere qualcosa: ebbene quando le speranze erano ridotte al lumicino, un regalo degli avversari (molto più nervosi di noi - il che rende perfettamente l'idea della pochezza del match) ti porta al tiro libero.
Zazza sul pallone, calcione potente, goal...pari e patta, un punto a testa e tanti, molti punti di domanda...

CONCLUSIONI:

Lo scorso anno partite come questa (in termini di "perdita del senno"), c'è ne sono state un paio e le abbiamo sempre perse.

Chi pensa che i campionati si vincano solo perchè più forti a giocare il pallone (nel nostro caso - per altro - tutto da dimostrare), si sbaglia di grosso. Solo le Squadre (notare la S maiuscola) vere raggiungono risultati, siano essi piccoli o grandi...

Meditiamo...

C'MON HEARTS!!!