TABELLINO:
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HIGHLIGHTS:
Goal annullato.
CRONACA:
“Il pensiero dell’uomo ha dieci secoli di vantaggio, ma molti dei suoi atti ne hanno trenta di ritardo”
(cit. Laurent Gouze)
Apro con questa frase per scusarmi con i miei lettori: nell’ultimo periodo sono stato molto impegnato, non ho avuto il tempo necessario per mettermi davanti alla tastiera e scrivere di una sconfitta.
Scrivere di una vittoria è facile. Scrivere di vittorie “larghe” può essere tanto facile quanto noioso…ma per scrivere di una sconfitta, beh no, scrivere di una sconfitta implica più tempo, un maggiore sforzo.
Ebbene “Haters”, eh sì miei cari “Lovers”…gli Hearts perdono la loro prima partita di stagione regolare dopo un anno e mezzo di successi: lo fanno in una partita combattuta, ben giocata da entrambe le squadre e perennemente sul filo del rasoio.
Una partita ove i valori espressi sono forse fuori categoria per quanto visto sino a questo momento…
40 minuti di tattica, sudore, corsa e pregevolezze stilistiche. La classica sfida tra “prime della classe”.
Ma passiamo alla cronaca....
Il primo tempo fra Hearts e Ospedaletto corre veloce tra poche emozioni, con le squadre ottimamente schierate a guardia della propria porta.
Nonostante la disputa prenda sempre più le sembianze di una “guerra di posizione”, le azioni da goal non mancano…tocca ai portieri fare buona guardia.
Se per descrivere il primo parziale ho potuto utilizzare meno di 50 parole, per il secondo potrei invece doverne impiegare un migliaio: la partita diventa veloce, le squadre si liberano dell’atavica paura di vincere e si affrontano a viso aperto.
Pali, traverse, capovolgimenti fulminei, goal sbagliati, goal sventati…e non una telecamera MSP a riprendere.
Ad un tratto, un goal, un lampo gela le schiene “Maroon”; a cinque dalla fine, la retroguardia Hearts non contiene il numero 10 avversario, che da buon funambolo si libera del marcatore e scaraventa in rete. Che mazzata, che colpo…il classico colpo che può uccidere l’animale o provocare la reazione della bestia.
La risposta degli uomini di Toffalini è furente, ruggente, aggressiva.
Manca un secondo al termine, la palla vagante si ferma a metà tra il portiere avversario ed il Cava; la scena è proprio qui, la vedo ora davanti ai miei occhi: il Cava si allunga, spinge la sfera in rete, giunge un fischio.
Una squadra si riunisce per gioire l’altra fa capannello intorno al direttore di gara.
“Calcio di punizione” - esclama l’uomo in giacchetta nera - “il goal non è valido” (le nostre telecamere c’erano, a voi il giudizio).
Peccato. Il giusto risultato, per quanto visto, sarebbe stato il pari…poco importa, ci sono sconfitte che ti danno maggiore consapevolezza nei tuoi mezzi.
C’MON HEARTS!!!
venerdì 10 febbraio 2017
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