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giovedì 28 febbraio 2013

HEARTS 1 - 3 DINAMO BOMPA

Lungi da me voler dare lezioni di sportività o fair play; in primis perchè tutti sanno che il mio idolo nello sport è tale Joey Barton (ed Elizabeth Lambert tra le donne) ed in secondo luogo perchè credo che il fair play non esista. Due sono le cose però, che credo debbano sempre comparire sui campi di calcio, e calcetto, di tutte le categorie...la lealtà e la coerenza.
Se per tutta una partita ce le suoniamo, ci insultiamo e ci mandiamo a quel paese, non credo abbia molto senso, a fine partita, scambiarsi una finta quanto inutile stretta di mano (specialmente in un momento in cui l'adrenalina e il patos sono ancora a livelli molto alti). Sii leale nel lasciarmi stare in un momento di scoramento e sii coerente nell'atteggiamento tenuto per 40 minuti sul campo...o forse si abbandona la coerenza, solo perchè a quel punto non c'è più un arbitro a dividerci, a sanzionare ogni nostra azione/reazione?

Dopo questa breve introduzione, che definirò senza essere prolisso, l' "Ode a Joey Barton"...passiamo alla cronaca della partita.

Sul campo n.3 del centro Avanzi và in scena la sfida tra gli Hearts e Dinamo Bompa formazione, quest'ultima, in lotta per un posto al sole.
La partita è sin dalle prime battute molto tirata e combattuta; gli uomini di Mr. Toffalini lottano su ogni pallone e controbattono all'iniziale vantaggio avversario con un gran goal del Dina. Il primo parziale termina sull'uno pari, ma è la ripresa a riservare maggiore emozioni.

Gli avversari partono bene, passano in vantaggio e rintuzzano ogni sortita Maroon; è proprio in questo momento di incertezza, di tensione agonistica, che gli animi si scaldano...fioccano i falli ed in pochi minuti entrambe le squadre raggiungono il "Bonus". Gli Hearts hanno la possibilità di passare su tiro libero, ma Marco si lascia ipnotizzare dal portiere aversario. Fischiato questo tiro libero, la partita finisce almeno virtualmente: l'arbitro della contesa non sanzionerà, da quel momento in poi, nessun fallo in una partita che vive di scontri, anche piuttosto duri. Sugli sviluppi di uno di questi, ovviamente non redarguito, arriva il terzo goal della Dinamo, che sancisce il termine reale delle ostilità.

Poco male; abbiamo giocato, abbiamo lottato e abbiamo perso con una squadra che campeggia saldamente nelle zone nobili della classifica...da qui in poi ci aspetteranno molte battaglie, alcune impossibile, altre più agevoli...l'unico modo per uscirne compatti, incolumi, è continuare nell'applicazione di un atteggiamento propositivo e dedito al sacrificio.

"Chi se ritira dalla lotta...è un gran fio de na mignotta!" (Catone il Censore - 234 a.C.-149 a.C.)

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