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venerdì 21 febbraio 2014

IL PAGELLONE...a cura di Marco Fedeli.

Meritereste tutti un 8, ma poi mi accusereste di essere come una figa innamorata...

Fede, 5,5: poco impegnato, non è impeccabile sui due goal avversari. Il ginocchio e la convalescenza, che lo ha tenuto lontano dal campo anche nell'ultimo impegno di campionato, non lo aiutano

Marco, 6,5: imposta ogni azione di marca "Maroon". L'atteggiamento offensivo degli avversari lo mette nelle migliori condizioni. Ordinaria amministrazione.

Pado, 7,5: divide, col Simo, la palma del migliore in campo. Inizia l'azione quando Marco riposa, macina kilometri sulla fascia quando viene schierato da laterale. Timbra nuovamente il cartellino dei marcatori.

Gaspa, 6: bene con la palla tra i piedi (non ne perde una), meno quando c'è da difendere la posizione. Al netto di ogni considerazione sulla prestazione odierna, questa è finalmente la stagione della consacrazione...dalla pubertà siamo passati alla piena maturazione.

Massa, 6: se a questo sport non si dovessero usare i piedi per calciare un pallone, lui sarebbe un campione assoluto. Scherzi a parte è una sicurezza quando si deve difendere...la sua, pluriennale, esperienza in Maroon colma qualsiasi gap tecnico.

Dina, 6,5: io lo continuo a dire. Questo per umiltà, dedizione ed impegno può essere iscritto alla categoria degli "inamovibili". Oggi pecca in fase realizzativa, ma compie una partita tutto cuore e cervello. I miei personali compliementi.

Simo, 7,5: i tasti di una tastiera non riescono ad aggiungere nulla sul suo conto, nulla che non si sia già detto o scritto.  Per lui la palla non è un'entita esterna...ma un prolungamento del proprio corpo.

Meggio, 5,5: gioca i minuti iniziali, quelli più difficili per la formazione Maroon.

Viù, 6: vuole rendersi utile e lo vuole fare con la palla tra i piedi. Ci mette un sacco di impegno ma pecca in fase di realizzazione.

Gary, 7: gioca 6 minuti...segna un goal bello (con la tipica "puntata mancina") ed importante. Poche parole, molti fatti.

Mr. Toffalini. 7: voto di stima e voto che rispecchia realmente il suo operato. Visti da fuori siamo un'accozzaglia (prendete l'accezzione positiva del termine) di caratteri, ognuno con la propria visione della vita, del campo, dei ruoli...Lui è l'unico (lo ripeto, non tanto per il sentimento di amicizia che ci lega), che da anni si prende l'onere, la responsabilità di gestire tutto ciò. L'unico che oltre a ragionare sulla propria prestazione, deve pensare a come mettere in campo i compagni, per coniugare il risultato sportivo con quello più importante...l'unico vero risultato che gli Heart Of Verona perseguono, sin dal lontano 2007: dimostrare che l'amicizia, il gruppo, non sono importati...SONO L'UNICA COSA CHE CONTA!

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